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Serve davvero fare l’autopalpazione del seno?

By : on : July 24, 2016 comments : (Comments Off on Serve davvero fare l’autopalpazione del seno?)

L’autopalpazione è una buona abitudine che ha permesso, nei primi anni della campagna di sensibilizzazione sulla diagnosi del tumore al seno, di avvicinare le donne a se stesse, alla conoscenza del proprio corpo: è una conoscenza salutare che non va persa, anzi va favorita e incoraggiata anche oggi. Senza però che l’autopalpazione sostituisca gli strumenti veri della diagnosi precoce: ricordiamoci che il tumore al seno è curabile nella maggioranza dei casi se scoperto quando è molto piccolo, sotto il centimetro di diametro. Quindi quando non è palpabile.

L’autopalpazione NON è uno strumento di diagnosi precoce.

L’autopalpazione andrebbe iniziata verso i vent’anni e ripetuta, senza stress e con la curiosità di controllare lo stato di salute del seno, circa ogni mese. Ci si mette in piedi davanti allo specchio e ci si osserva con le braccia giù, lungo i fianchi, poi con le braccia sollevate in alto: esistono differenze tra i due seni? Come va la pelle? Si notano difetti, imperfezioni che prima non c’erano? Poi con la mano destra si inizia a esplorare il seno sinistro in tutte le sue parti, tenendo il braccio sinistro in alto (e viceversa): stessa esplorazione si ripete da sdraiate, con un cuscino dietro la testa. Con calma, premendo prima in modo leggero poi con maggiore decisione e stando attente a notare eventuali irregolarità di forma e consistenza dei seni. Ricordiamoci le zone delle ascelle: una parte di ghiandola mammaria arriva fino lì.

alberto

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