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Il robot nel tumore al seno

By : on : July 24, 2016 comments : (Comments Off on Il robot nel tumore al seno)

Alberto Luini, Direttore della Divisione di Senologia e Co-Direttore del Programma Senologia dell’Istituto Europeo di Oncologia IEO, Milano.

Usare il robot non significa lasciare fare a una macchina ciò che è il chirurgo a dovere fare, ma usare strumenti molto specifici e sensibili per operare ancora meglio. Il robot, infatti, non è altro che uno strumento di altissima precisione nelle mani di chirurghi di eccellenza.

L’uso del robot nella chirurgia non è una scoperta di oggi. In ginecologia e urologia, per esempio, il sistema robotico Da Vinci ha spazio crescente grazie all’ottimo impatto sulla qualità della vita e ai più rapidi tempi di ripresa dopo la chirurgia. L’Istituto Europeo di Oncologia di Milano è centro leader mondiale nell’uso del robot.

E’ di giugno 2014, pochi giorni fa, il primo intervento di senologia eseguito in IEO con il robot Da Vinci: è una mastectomia profilattica in una donna che, avendo ricevuto la diagnosi di tumore nell’altro seno e di mutazione genetica a carico del gene BRCA2, ha deciso (dopo una consulenza adeguata) di farsi togliere anche il seno sano per ridurre il rischio di tumore in quella sede.

Si tratta del primo intervento mammario eseguito interamente con il robot. In altre sedi sono stati eseguiti interventi con chirurgia endoscopica o mista endoscopica e robotica, mai con l’uso esclusivo del robot. Il progetto di IEO riguarda la mastectomia profilattica in pazienti affette da carcinoma mammario (nell’altro seno) che abbiano una mutazione di uno dei geni BRCA e abbiano deciso l’asportazione della mammella sana per ridurre il rischio.

I possibili vantaggi della tecnica robotica sono questi.

  • Migliore asportazione di tutta la ghiandola, evitando residui nelle aree difficili da raggiungere, grazie alla migliore visione del robot che magnifica di dieci volte il campo e all’aumentata precisione degli strumenti.
  • Vantaggio estetico e minima cicatrice ascellare, nascosta, di 3 cm.
  • Ripresa più rapida della vita quotidiana.

Questo primo intervento ha avuto un’ottima riuscita tecnica e nell’impatto con l’organizzazione e la qualità della vita della paziente, con dimissione nella seconda giornata postoperatoria.

alberto

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